giovedì 26 gennaio 2012

Polvere di sogni: Introduzione alle interviste


Storie di vita e altre storie

Nell’ ultimo periodo mi capita di muovermi spesso in treno, sulla tratta Roma-Cassino, e di viaggiare sempre nella stessa carrozza, per pigrizia, apatia o forse più semplicemente per abitudine. Sovente accade che, tra una fermata e un’altra, salgano passeggeri ‘sui generis’, viandanti che entrano nel vagone, e lo percorrono in su e in giù chiedendo l’elemosina prima da una parte e poi dall’altra. Il loro viaggio dura dieci minuti, al massimo un quarto d’ora. Poi scendono, cambiano banchina, e ripetono il medesimo rituale sul treno che viaggia nella direzione opposta. Un paio di mesi fa il passeggero ‘sui generis’ aveva il volto di una bambina. Avrà avuto non più di tredici anni. Indossava blue jeans consumati e un piumino nero, aveva i capelli raccolti in maniera disordinata con un elastico rosso. Secondo Cesare Lombroso (antropologo e criminologo dell’Ottocento) il ‘delinquente nato’ presenta delle caratteristiche riconoscibili. Generalmente ha la testa piccola, la fronte sfuggente, gli zigomi pronunciati, gli occhi mobilissimi ed errabondi, le sopracciglia folte e ravvicinate, il naso storto, il viso pallido, la barba rada. Se fosse ancora in vita, e se l’avesse avuta dinanzi agli occhi, non so quale ‘tipo’ Lombroso avrebbe riconosciuto nei tratti somatici della ragazzina. Quel che so è che lei è scesa alla fermata di Valmontone. Il treno ha fatto una sosta più lunga del previsto, e io sono rimasta a osservarla dal finestrino. La ragazzina si era seduta su una panchina e, con le gambe a penzoloni, contava le monete racimolate. Alle sue spalle un pannello, che vibrava a causa del vento, era stato ‘imbrattato’ con una bomboletta spray nera a chiari caratteri a stampatello. C’era scritto: ‘Smettila di lamentarti’.

L’immagine di quella bambina, seduta con quella scritta alle spalle, mi ha accompagnato per molto tempo. A ogni mio nuovo viaggio, ogni qual volta il treno faceva sosta nella stazione di Valmontone, non potevo far a meno di sporgermi dal finestrino per leggere quelle parole. Adesso non posso farlo più, recentemente la scritta è stata coperta con dei manifesti pubblicitari.

Il testo che segue racconta le storie di quindici migranti, narrate sotto forma di intervista. Eppure non è un testo di risposte, bensì di interrogativi. Chi cerca delle soluzioni non ne troverà, chi si aspetta unità rimarrà deluso, perché è proprio nella diversità il collante della trama narrativa. Il dare del ‘lei’ o del ‘tu’ viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, sfera privata e sfera sociale si incontrano, a volte si confondono, altre si respingono. Il tutto sullo sfondo della città eterna, che accoglie ed esclude, abbraccia e rigetta.

Romina Vinci

[...]Il libro Polvere di sogni è stato stampato nel marzo 2011, realizzato per conto dell’Associazione Culturale Spazi dell’Anima e grazie al contributo del Consiglio Regionale del Lazio, alla collaborazione della Presidenza e dell’Assessorato alle Politiche Sociali del IX Municipio.

Il volume può essere scaricato, gratuitamente, in formato ebook da questo blog: http://progettopolveredisogni.blogspot.com/

venerdì 18 marzo 2011

Storie, testimonianze, dati per riflettere e progettare il futuro


Lunedì 28 marzo alle ore 18, presso il Teatro Furio Camillo di Roma, l’Ass. Cult. Spazi dell’anima presenta al pubblico i risultati del progetto POLVERE DI SOGNI, realizzato con la finalità d’indagare, attraverso la raccolta di storie di vita e di dati qualiquantitativi, le ombre e soprattutto le luci del dialogo interculturale nel territorio cittadino con focus specifico su quello del IX Municipio di Roma.
L’incontro ospiterà le istituzioni e personalità vicine alle tematiche della migrazione, che racconteranno la loro esperienza sul campo e si metteranno a disposizione per rispondere alle domande del pubblico.
La compagnia teatrale del teatro leggerà poi stralci dalle interviste raccolte e verrà offerto, alla fine, un aperitivo a tutti coloro che avranno partecipato all’evento.
Il progetto è stato possibile grazie al contributo del Consiglio Regionale del Lazio, alla collaborazione della Presidenza e dell’Assessorato alle politiche sociali del IX Municipio e di altre associazioni e istituzioni operanti nel quartiere Appio Latino.

Lunedì 28 marzo 2011
Ore 18
Storie, testimonianze, dati per riflettere e progettare il futuro
Teatro Furio Camillo
Via Camilla 44

lunedì 21 febbraio 2011

La polvere dei sogni


"Secoli e secoli di lotta e cieca sofferenza, la voce soffocata in gola, cercando di trovare altri modi per rendere udibili le nostra urla silenziose. Trascinate per pianure e montagne – proprio come quegli altri, i servi dalla pelle scura – scalze, consacrate a salvaguardare la tribù, a caricare le armi, a curare i malati e i feriti, a combattere e morire al fianco degli uomini, poi di nuovo ricacciate nell’ombra mentre gli uomini si prendevano il merito e la gloria.

In ogni momento critico ci è sempre stata assicurata, per speciale dispensa, la nostra breve apparizione in piena luce: poi giù di nuovo, nella familiare oscurità domestica nel nostro “posto “ predestinato. Per soffrire, piangere e morire. Per loro i monumenti che durano nel tempo; per noi, al massimo, la polvere dei sogni. E ancora mi trovo a pensare: perché l’abbiamo sopportato? Perché non ci siamo mai ribellate, tutte insieme? Per amore della breve estasi del sesso? Per la sopravvivenza della specie? Per un patetico senso di sicurezza? Non è forse vero che avremmo potuto fare tutto a modo nostro, e non sempre, esclusivamente, a modo loro?"...


André Brink, La polvere dei sogni